Costi

I costi di SecondaPensione sono tra i più contenuti sul mercato

Ragazza seduta al bancone dipinge un piatto di cercamica

SecondaPensione si distingue, oltre che per la sua flessibilità e per la qualità della gestione, anche per la struttura di costi particolarmente vantaggiosa rispetto alla media dei fondi pensione aperti e ad altre forme pensionistiche complementari.

Anche Consultique1 , che assegna il rating ai fondi pensione aperti valutandone costi, performance e servizi rispetto alla classe di appartenenza, ha attribuito a SecondaPensione un rating elevato

Commissioni di iscrizione una-tantum

Nessuna
Costo amministrativo annuo 15,00€
Commissioni di gestione annua
(prelevata direttamente dal patrimonio complessivo netto di ogni comparto)
  • 0,60% SecondaPensione Prudente
  • 0,65% SecondaPensione Bilanciata
  • 0,70% SecondaPensione Sviluppo
  • 0,80% SecondaPensione Espansione
  • 0,70% SecondaPensione Garantito
Costi di switch Nessun costo è applicato in caso di riallocazione della posizione previdenziale, sia nel caso di passaggio dalla scelta dei comparti al Programma Lifecycle, sia nel caso contrario.
Commissioni di trasferimento Nessuna
Commissioni di riscatto Nessuna
Commissioni di anciticpazione Nessuna

1. Consultique è una società di consulenza finanziaria che assegna un rating ai Fondi Pensione Aperti sulla base di variabili qualitative e quantitative tipiche dei Fondi Pensione Aperti con una classificazione da 1 a 5 stelle. Il rating 5 stelle indica che il fondo valutato è tra i meno costosi e ha buone performance rispetto alla classe di appartenenza. Per informazioni: www.consultique.com

Il confronto dei costi di SecondaPensione con le altre forme pensionistiche

Per consentirti di comprendere l’onerosità dei diversi comparti di investimento, nel grafico seguente l’Indicatore Sintetico dei Costi * (di seguito ISC) di ciascun comparto di SecondaPensione è messo a confronto con l’ISC medio dei comparti della medesima categoria offerti da altre forme pensionistiche complementari. I valori degli ISC medi di settore sono rilevati direttamente dalla COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) con riferimento alla fine di ciascun anno solare.

L’onerosità di SecondaPensione è evidenziata con un punto; i trattini indicano i valori medi, rispettivamente, dei fondi pensione negoziali (FPN), dei fondi pensione aperti (FPA) e dei piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP). Il grafico indica l’ISC minimo e massimo dei comparti dei FPN, dei FPA e dei PIP complessivamente considerati e appartenenti alla stessa categoria di investimento. Il grafico rappresenta i valori di ISC riferiti a un periodo di permanenza nella forma pensionistica pari a 10 anni.

Tabella onerosità SecondaPensione rispetto alle altre forme pensionistiche

Fonte: Amundi SGR, Covip. ISC = indicatore sintetico dei costi; FPN = fondo pensione negoziale; FPA = fondo pensione aperto; PIP = piano individuale pensionistico di tipo assicurativo.


L’ISC è un indicatore sintetico dell’incidenza dei costi sostenuti dall’aderente durante la fase di accumulo, calcolata sulla posizione individuale maturata dall’aderente per differenti periodi di permanenza nella forma previdenziale (2, 5, 10 e 35 anni), in quanto alcuni costi (costo di iscrizione, spesa annua in cifra fissa o in percentuale sui versamenti) hanno un impatto che diminuisce nel tempo al crescere della posizione individuale maturata. E’ calcolato secondo una metodologia definita dalla COVIP in modo analogo per tutte le forme di previdenza complementare. In particolare, è dato dalla differenza tra due tassi di rendimento: quello relativo a un ipotetico piano di investimento che non prevede costi e il tasso interno di un piano che li considera. Nel calcolo si fa riferimento a un aderente-tipo che effettua un versamento contributivo annuo di 2.500 euro e si ipotizza un tasso di rendimento annuo del 4 per cento. I costi presi in considerazione sono il costo di iscrizione, la spesa annua (in cifra fissa o in percentuale sui versamenti), le commissioni in percentuale sul patrimonio; viene considerato nel calcolo anche il costo per il trasferimento della posizione individuale, tranne per l’indicatore a 35 anni, dove vale l’ipotesi di pensionamento. Rimangono esclusi tutti i costi che presentano carattere di eccezionalità o che sono collegati a eventi o situazioni non prevedibili a priori (ad esempio, i costi legati all’esercizio di prerogative individuali o quelli derivanti dalle commissioni di incentivo eventualmente previste per la gestione finanziaria). Sul sito della COVIP viene pubblicato il motore di confronto degli ISC relativi a ciascun comparto dei fondi pensione negoziali, dei fondi pensione aperti, dei PIP (vedi Comparatore dei costi) nonché l’elenco dei link alle schede dei costi di tutte le forme pensionistiche.